Fondazione

Don Mario Operti

La Fondazione Don Mario Operti onlus è nata nel 2004 per scelta della Arcidiocesi di Torino. Si occupa delle persone in difficoltà, fornendo strumenti per risollevarsi e accompagnandole verso l’autonomia.

Contatti

info@fondazioneoperti.it
Via Cottolengo 22, Torino
+39 011 5636910

Apertura al pubblico

Lunedì / Giovedì — 9-13 / 14-17
Venerdì — 9-13

Legal

Via dell’Arcivescovado 12, Torino
Codice Fiscale | 97647080015 
Registro delle Persone Giuridiche Regione Piemonte N.515

Webmail Équipe

Accesso diretto

COME LAVORIAMO

Lo stile della Fondazione don Mario Operti è la solidarietà attiva, un atteggiamento di vigilanza e attenzione che mette la persona al centro, accompagnandola attraverso l’elaborazione di un progetto personale. La visione è sintetizzata in tre “a” ovvero accogliere, ascoltare, accompagnare.

Obiettivo finale è sostenere le persone fragili nelle transizioni, favorendo accesso al lavoro, alla casa e al microcredito, per aiutarle a risolvere i loro problemi e realizzare i loro progetti.

Attività principali

  • Accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro.
  • Orientamento all’istruzione e formazione professionale.
  • Attività residenziale temporanea.
  • Accompagnamento alla locazione per persone con redditi bassi.
  • Accoglienza umanitaria, mediazione interculturale e integrazione dei migranti.
  • Educazione finanziaria e servizi ausiliari per l’accesso al microcredito.

Legal

LA SQUADRA

Tom Dealessandri
Presidente

Alessandro Svaluto Ferro
Vicepresidente

Antonio Sansone
Segretario Generale

Viridiana Pusateri
Area Abitare
Responsabile

Cristina Cantino
Area Lavoro
Responsabile

Carlotta Vaccarino
Area Microcredito
Responsabile

Paolo Orecchia
Settore Inclusione
Project Manager

Merit Umoru
Mediatrice interculturale

Erika Lixi
Area Abitare
Project Manager

Federica Romano
Area Abitare
Operatrice

Stefano Giannetempo
Area Abitare
Operatore

Simona Piro
Area Lavoro
Orientatrice

Loris Pavan
Amministrazione
Rendicontazioni
Responsabile

Alessandra Spezini
Bilancio
Controllo di Gestione

Monica Arnesano
Segreteria
Accoglienza

GOVERNANCE

Presidente | Vicepresidente
Tom Dealessandri | cv
Alessandro Svaluto Ferro | cv

Consiglio di Amministrazione
Gianfranco Bordone
Alessandro Brunatti
Adriano Gallea | cv
Roberto Moncalvo
Marco Muzzarelli | cv
Marzia Sica | cv

Segretario Generale
Antonio Sansone | cv

Sindaco Unico
Massimo Cassarotto

Consiglio di Indirizzo
Raffaella Dispenza | cv
Fabio Dovis (delegato associazioni e movimenti cattolici della Diocesi)
Fabrizio Gallante (in rappresentanza del
Coordinamento delle aggregazioni laicali della
Diocesi di Torino
)
Ivan Raimondi (in rappresentanza degli Uffici
diocesani dell’Area Sociale
)

Comitato Scientifico
Giovanna Bossi | cv
Claudia Chiavarino | cv
Alberto Cipriani
Mario Deaglio
Barbara Graglia
Franca Maino | cv
Daniele Marini | cv
Maddalena Rusconi | cv
Marco Sisti | cv

SOSTENITORI E COMMITTENTI

MAPPA DEGLI STAKEHOLDER

La Fondazione don Mario Operti legge le proprie attività e i benefici che generano attraverso la lente d’ingrandimento dei portatori di interesse. I documenti di rendicontazione sociale, lo stesso bilancio civilistico, gli strumenti di comunicazione digitale, gli eventi pubblici, gli incontri di partenariato sono gli strumenti attraverso i quali tiene aperto il dialogo con queste diverse e molteplici soggettività.

DISTRETTO BAROLO

ph : Architetto Bruno Cimberle, senior civico Palazzo Barolo

Il Distretto Sociale Barolo si trova in una porzione della città storicamente caratterizzata da una forte vocazione sociale di ispirazione religiosa, mezza strada fra Salesiani, Cottolengo e Murialdo.

La Fondazione Operti ha sede all’interno del Distretto – un rettangolo di città compreso tra via Cigna e via Cottolengo, con 14 edifici di proprietà dell’Opera Barolo messi a disposizione di 17 realtà ecclesiastiche e civili, dove lavorano più di 100 operatori, 320 volontari e si accolgono 20.000 persone ogni anno.

L’Opera Barolo sostiene le attività sociali mettendo a disposizione gli immobili. Cosicché i luoghi fisici divengono importanti, non soltanto per realizzare le prestazioni ma anche per dare continuità alle relazioni e sviluppare modalità di aiuto e di scambio.