Laboratorio creativo, progettato e curato da un team di psicologhe e art terapist, che propone attività finalizzate a rafforzare la conoscenza di sé, la capacità di scegliere e di immaginare il proprio futuro, fin da bambini. Proposto ai bambini e alle famiglie del complesso di corso Farini a Torino.
Il percorso creativo-espressivo di orientamento al futuro è organizzato introno alla domanda chiave “Cosa voglio fare da grande nella mia vita?”. Hanno partecipato 24 bambini e ragazzi, suddivisi in due gruppi in base alle età – dalla scuola dell’infanzia alla quarta primaria; dalla quinta primaria alla terza media – che sno stati condotti a creare una mappa personale composta da due isole, quella del presente, caratterizzata da elementi buoni di sé e della propria vita, e quella del futuro.
In gruppi ancora più piccoli, sono stati in seguito ideati anche i mezzi di trasporto per “viaggiare” dal loro presente al futuro di ogni bambino, quindi è bastato avvicinare le tante mappe per creare un “arcipelago di possibilità”, mettendo al centro il valore della rete e degli stimoli reciproci. Il percorso ha tenuto conto della singolarità di ogni partecipante senza rinunciare alla dimensione di appartenenza corale. A fine laboratorio, tutti sono stati invitati a visitare la galleria dei lavori allestita nell’androne del palazzo.
In prospettiva, su stimolo degli stessi partecipanti, la Fondazione Operti intende realizzare una serie di incontri individuali per favorire una dimensione più mirata, incontri con i genitori, interlocuzioni con le scuole frequentate.
La dimensione orientativa permea il processo educativo sin dalla scuola dell’infanzia in termini trasversali e deve coinvolgere e impegnare specificatamente tutte le discipline […] Il primo compito e la più grande responsabilità della scuola sono connessi alla maturazione di competenze orientative sulle quali innescare successivamente, nelle diverse situazioni di transizione che si presentano lungo tutto l’arco della vita, lo sviluppo di competenze orientative specifiche per il fronteggiamento di situazioni diverse (scelta scolastica, passaggio da un canale formativo a un altro, ricerca del lavoro, espulsione dal mercato, sviluppo di carriera). Ministero dell’Istruzione, 2009
Il documento del Ministero presuppone di cambiare il rapporto fra insegnamento e apprendimento, come e cosa insegnare, in una prospettiva life-long dell’orientamento: da azioni di tipo informativo limitate ai momenti di scelta del percorso scolastico, si passa a un’approccio globale che riguarda la crescita della persona fin dalla scuola primaria. L’obiettivo non gestire la transzione, ma formare persone capaci di scegliere. Se pensare al proprio futuro precocemente permette di riflettere su di sé in maniera positiva, e se l’orientamento svolge una funzione sociale preventiva, tutto ciò risulta ancora più importante per i soggetti deboli, svantaggiati, con disabilità. Lavorare sull’empowerment personale aiuta quindi a superare le barriere scolastiche e l’inserimento nel mondo del lavoro.
OBIETTIVI DELL’ORIENTAMENTO NELLA PREVENZIONE DEL DISAGIO
TEMI CHE SI POSSONO TRATTARE
STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE