Un progetto divenuto policy e azione amministrativa della Città di Torino. Coinvolge ottanta migranti in un percorso, per trovare casa e lavoro in tutto il territorio nazionale.
Il progetto si basa sulla possibilità di rispondere a vacancy di reti di imprese, società di somministrazione lavoro, agenzie di lavoro, enti di formazione, organizzazioni d’impresa che portano i lavoratori selezionati fuori dalla Regione Piemonte. Così facendo, costruisce un matching fra domanda e offerta di lavoro, e accompagna i beneficiari nel nuovo percorso migratorio interno, dal punto di vista sia dell’abitazione che dell’inserimento sociale.
CHI SONO I BENEFICIARI
Persone accolte in strutture, in attesa di inserimento al lavoro con percorsi di prospettiva.
Persone che hanno già ricevuto una prima accoglienza e sperimentato percorsi di capitazione al lavoro, dunque in grado di cogliere immediatamente reali opportunità.
Persone disponibili a seguire percorsi brevi di formazione professionale e a muoversi sul territorio italiano.
LE RETI COLLABORATIVE
L’intera progettualità fa perno sul principio di mettere al centro del progetto il beneficiario, costruendogli attorno una rete specifica, che operi come suo riferimento sia per l’inserimento al lavoro sia per l’integrazione nel territorio di destinazione. La rete comprende enti capaci di abilitare al lavoro, offrire formazione professionale, attivare tutele sociali collegate al rapporto di lavoro e al sistema di relazioni industriali, rispondere ai fabbisogni collegati ai titoli e allo status giuridico per la permanenza in Italia, accompagnare l’accesso ai servizi pubblici e alla tutela della salute, offrire sostegno per la casa, la gestione del bilancio familiare, delle utenze e dei servizi comuni.
La caratteristica delle reti è la morfologia ibrida, risultato della adesione al progetto da parte di istituzioni pubbliche, private, religiose, enti del terzo settore, il sistema delle relazioni industriali, parti sociali. La rete si avvale delle relazioni e collaborazioni attive dei due partner del progetto.
PASTORALE MIGRANTI
La rete nazionale Migrantes
L’insieme delle Diocesi Italiane
La rete dell’associazionismo cattolico (Agesci, Azione cattolica, Acli)
La rete delle famiglie accoglienti
Le strutture afferenti alla Caritas nazionale
FONDAZIONE DON MARIO OPERTI
Le convenzioni con Unicredit e Intesa San Paolo
RITMI, la rete nazionale di microfinanza
Le Associazioni Unigens e Vobis, che raccolgono volontari provenienti dal mondo del credito
L’ecosistema di Enti Bilaterali emanazione del sistema delle relazioni industriali
Le Organizzazioni di rappresentanza del sistema cooperativo
I Fondi di formazione Interprofessionale
Il progetto si pone l’obietivo secondario di allargare le reti a sostegno in diverse direzioni:
In regioni e territori nei quali sono reperite opportunità di inserimento al lavoro, o dove sviluppo economico, le dinamiche del mercato del lavoro, l’andamento demografico rendono più probabile il reperimento di opportunità di inserimento al lavoro.
Nei confronti di ordini religiosi gestori di residenze collettive, convitti e foresterie utili ad un primo approdo abitativo, ma anche con primarie agenzie immobiliari.
Con le direzioni ESG di imprese industriali leader, interessate a sviluppare collaborazioni con enti del terzo settore per avviare progetti di inclusione sociale.
Con l’Anci nazionale, per esportare le buone pratiche sviluppate dal Comune di Torino in tema di inclusione lavorativa e sociale di migranti. Con UNHCR per integrare alla rete l’iniziativa One stop shop che offre lo sportello unico del migrante, dove si trovano soluzioni per le esigenze legali, di salute, di cittadinanza e residenza.