La bussola del futuro

ORIENTAMENTO PRECOCE

Anno — 2024

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  • Il progetto di riferimento “Il Cortile”

Sostenuto da

  • Fondazione CRT

Laboratorio creativo, progettato e curato da un team di psicologhe e art terapist, che propone attività finalizzate a rafforzare la conoscenza di sé, la capacità di scegliere e di immaginare il proprio futuro, fin da bambini. Proposto ai bambini e alle famiglie del complesso di corso Farini a Torino.

Il percorso creativo-espressivo di orientamento al futuro è organizzato introno alla domanda chiave “Cosa voglio fare da grande nella mia vita?”. Hanno partecipato 24 bambini e ragazzi, suddivisi in due gruppi in base alle età – dalla scuola dell’infanzia alla quarta primaria; dalla quinta primaria alla terza media – che sno stati condotti a creare una mappa personale composta da due isole, quella del presente, caratterizzata da elementi buoni di sé e della propria vita, e quella del futuro.

In gruppi ancora più piccoli, sono stati in seguito ideati anche i mezzi di trasporto per “viaggiare” dal loro presente al futuro di ogni bambino, quindi è bastato avvicinare le tante mappe per creare un “arcipelago di possibilità”, mettendo al centro il valore della rete e degli stimoli reciproci. Il percorso ha tenuto conto della singolarità di ogni partecipante senza rinunciare alla dimensione di appartenenza corale. A fine laboratorio, tutti sono stati invitati a visitare la galleria dei lavori allestita nell’androne del palazzo.

In prospettiva, su stimolo degli stessi partecipanti, la Fondazione Operti intende realizzare una serie di incontri individuali per favorire una dimensione più mirata, incontri con i genitori, interlocuzioni con le scuole frequentate.

ORIENTAMENTO PRECOCE, COS’È

La dimensione orientativa permea il processo educativo sin dalla scuola dell’infanzia in termini trasversali e deve coinvolgere e impegnare specificatamente tutte le discipline […] Il primo compito e la più grande responsabilità della scuola sono connessi alla maturazione di competenze orientative sulle quali innescare successivamente, nelle diverse situazioni di transizione che si presentano lungo tutto l’arco della vita, lo sviluppo di competenze orientative specifiche per il fronteggiamento di situazioni diverse (scelta scolastica, passaggio da un  canale formativo a un altro, ricerca del lavoro, espulsione dal mercato, sviluppo di carriera). Ministero dell’Istruzione, 2009

Il documento del Ministero presuppone di cambiare il rapporto fra insegnamento e apprendimento, come e cosa insegnare, in una prospettiva life-long dell’orientamento: da azioni di tipo informativo limitate ai momenti di scelta del percorso scolastico, si passa a un’approccio globale che riguarda la crescita della persona fin dalla scuola primaria. L’obiettivo non gestire la transzione, ma formare persone capaci di scegliere. Se pensare al proprio futuro precocemente permette di riflettere su di sé in maniera positiva, e se l’orientamento svolge una funzione sociale preventiva, tutto ciò risulta ancora più importante per i soggetti deboli, svantaggiati, con disabilità. Lavorare sull’empowerment personale aiuta quindi a superare le barriere scolastiche e l’inserimento nel mondo del lavoro.

OBIETTIVI DELL’ORIENTAMENTO NELLA PREVENZIONE DEL DISAGIO

  • Porre al centro del processo di scelta la persona con le sue caratteristiche (provenienza sociale e culturale, età, genere, valori, aspirazioni), immersa nel suo contesto di vita, poichè persona e ambiente sono interdipendenti.
  • Accompagnare alle scelte sul futuro, in anticipo rispetto al momento in cui si dovranno affrontare la difficoltà della transizione.
  • Superare l’idea di mettere in campo un percorso lineare, dalla scuola al a lavoro, orientando le capacità dei giovani a elaborare un progetto flessibile.
  • Produrre cambiamenti nella vita degli individui aumentando l’attivazione, l’esplorazione, l’adattabilità, l’intenzionalità.
  • Rispettare il tempo di maturazione, evitando improvvisazione, consigli e il rischio di scelte formative e professionali non rispondenti alle caratteristiche reali delle persone.
  • Formare competenze trasversali, iniziando dalla capacià di fronteggiare il cambiamento e le transizioni, comprendere in autonomia, attuare un rapporto di reciprocità con il mondo esterno.
  • Favorire ricadute sulla scuola trasversalmente a tutte le discipline, intendendo l’orientamento come un percorso di accompagnamento dello studente nelle fasi dello sviluppo e dell’apprendimento.

TEMI CHE SI POSSONO TRATTARE

  • Chi sono. Conoscersi e riconoscersi nella propria unicità.
  • Allenare il capitale psicologico. La forza dell’ottimismo e della speranza
  • Allenare la capacità di scelta e fronteggiamento delle difficoltà.
  • Rappresentazioni del lavoro.
  • Le professioni… esploratori in azione.
  • Esistono lavori da maschio o da femmina? Io posso diventare tutto ciò che voglio!

STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE

  • Le mie speranze (Nota & Soresi, 2012). È uno strumento costituito da 6 item su scala Likert a 6 punti (1 = “Mai”, 6 = “Molto spesso”) e consente di indagare la propensione a nutrire speranza nei confronti del futuro.
  • Pro.Spera (Nota & Soresi, 2012). È uno strumento composto da 6 item su una scala Likert a 5 punti (1 = “Non penso mai così”, 5 = “Penso sempre così”) che permette di valutare la propensione all’ottimismo. Lo strumento prevede una versione per le femmine e una versione per i maschi.
  • Questionario sui comportamenti esplorativi (Tracey, Lent, Brown, Soresi, & Nota, 2006). È uno strumento composto da 10 item su scala Likert a 5 punti (1 = “Mai” a 5 = “Moltissime volte”) che consente di valutare l’esplorazione professionale.